"30 years of management briefings, 1958 to 1988" raccoglie gli interventi dei CEO IBM al proprio management nell'ambito di uno specifico programma di comunicazione.
Si tratta di comunicazioni asciutte e operative, ma che riflettono molto bene l’evoluzione della filosofia manageriale nel corso di 30 anni d’oro dell’ICT.
Ho selezionato e tradotto liberamente alcuni spunti che mi sembrano
meritevoli di riflessione, soprattutto per la loro modernità, nonostante sia passato oltre mezzo secolo.
Come è scritto nell'introduzione del libro:
"dobbiamo essere consapevoli di costruire il futuro partendo dal meglio del nostro passato".
Mi sembra un buon augurio a tutti per un 2014 ricco di successi e soddisfazioni!
Thomas J. Watson jr.
Le strategie obsolete
«Il
vecchio approccio N.I.H. (Se
non l’abbiamo inventato noi è inutile che ce ne occupiamo) (l) è diventato
obsoleto grazie all’enorme progresso
tecnologico che stiamo sperimentando.
Non
abbiamo più il tempo di produrre tutto quello che vendiamo: dobbiamo accordarci
con altre aziende»
Marzo, 1959
(l)
N.I.H.= Not Invented Here
La valutazione delle prestazioni
«Credo
che mescolare l’argomento dei soldi con
quello della valutazione delle prestazioni non sia una buona idea, per due
ragioni:
l) L’incontro serve a analizzare le
prestazioni passate e aiutare a definire i futuri obiettivi: parlare o
consegnare un aumento rischia di essere l’unico tema che la persona ricorderà.
2) Le persone non devono avere l’idea che gli
aumenti vengano erogati con regolarità: gli aumenti devono essere dati e
guadagnati, non predeterminati dalle scadenze della valutazione intervista.»
Agosto, 1962
Le ferie
«Incontro
manager che dicono di essere troppo impegnati per permettersi di andare in
ferie. Credono di fare una cosa encomiabile.
Io
non sono d’accordo.
Se
qualcuno pensa che la compagnia non riesca ad andare avanti da sola senza di
lui, vuol dire che siamo male organizzati.»
Settembre, 1962
La domanda fondamentale
«Incontro
manager che mi preoccupano: hanno una grande dedizione al lavoro, ma non si
fanno mai una domanda fondamentale:
«perché
lo faccio ?»
La
capacità di mettere in questione il perché si fanno le cose è alla base delle
qualità manageriali.»
Maggio, 1963
I 5 doveri del capo
«Mio
padre ha sempre enfatizzato le 5 cose che deve fare il manager nella gestione
delle persone:
l)
Assumere
2)
Insegnare
3)
Supervisionare
4)
Premiare chi merita
5)
Licenziare
Se si pone la giusta attenzione ai primi 4
punti, l’ultima attività è ridotta al minimo.»
Ottobre, 1964
I principi nella gestione del personale
«Ricordo
i principi guida nella gestione delle persone:
l)Rispetto
per l’individuo
2)Equità
nelle promozioni
3)Ambiente
di lavoro efficiente
4)Comunicazioni
a due vie
5)Uguali
opportunità
6)Retribuzioni
basate sul merito»
Luglio, 1966
T. Vincent Learson
«…»
«Mi aspetto che voi manager portiate avanti il lavoro anche attraverso piccole
cose:
prendete
il telefono, fate una breve call e lavorate voi
stessi alla soluzione; alzatevi
dalla sedia e andate a cercarvi le risposte dove sono; seguite qualcuno nel
lavoro piuttosto che trascinarlo in una call internazionale per aiutarvi;
cercate di mantenere la vostra organizzazione snella e aumentate le vostre
responsabilità.»
Gennaio, 1972
Frank T. Cary
«Mi
chiedete spesso di fornire suggerimenti ai nuovi manager. Dico sempre di no.
Nel
corso degli anni, sono diventato molto scettico alle formule su come essere un
manager di successo. Le persone, le
responsabilità sono diverse e
ci sono molti stili di management che funzionano
nelle varie occasioni.
Se proprio insistete,
vi do’ un piccolo
consiglio: siate voi stessi, non cercate di imitare nessun altro»
Settembre, 1975
Alcuni di questi concetti sono talmente attuali che cercherò di tenerli bene a mente l'anno prossimo. Grazie, ciao
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