giovedì 28 febbraio 2013

2050 - La fine

Grazie all'immenso sviluppo delle tecnologie web, all'ultimo uomo bastò pensare che l'umanità non esisteva più e questa sparì.

Il call center non se ne accorse e continuò a propagare il suo messaggio nell'universo.


sabato 23 febbraio 2013

dei Talenti


Il problema di trattenere i talenti in impresa costituisce una preoccupazione anche nei momenti di criticità del mercato e contenimento delle risorse. Un aiuto in questo campo viene da un recente studio condotto negli Stati Uniti da un' autorevole società di ricerca su un campione di circa 4.000 lavoratori dal titolo: Cosa motiva i dipendenti a restare in azienda ? 

I risultati sono "stupefacenti": la grande maggioranza del campione dichiara di voler rimanere in azienda per uno stipendio interessante, l'auto aziendale e un consistente pacchetto di benefit. Segue la possibilità di avere l'orario flessibile e di lavorare da casa (51% delle preferenze). Un altro 50% gradisce che vengano aumentate le forme di riconoscimento dei risultati ottenuti (viaggi aziendali, premi, bonus in denaro). Segue la possibilità che i dipendenti vengano ascoltati e che venga messo in pratica quanto da loro suggerito (48%): in questo caso non viene specificata se la natura dei suggerimenti è riferita a una qualche attività produttiva o se si tratta di quelli attinenti alle condizioni di lavoro sopra menzionate. Segue l'incremento delle opportunità di formazione, l'assunzione di ulteriore personale per alleggerire i carichi di lavoro, la definizione di piani di carriera certi nei tempi e nei modi (rimpianto della società  gerarchico-funzionale ?) e infine l'aumento delle promozioni. Per un 26% di "lavoratori" hanno valore anche  i "benefit speciali" come: il venerdì corto (40%), e la palestra aziendale (20%). Segue un gruppo di ulteriori esigenze, come la possibilità di vestire casual in ufficio, mensa aziendale, di farsi fare un massaggio (non viene specificato il tipo) in azienda, di disporre di una stanza per riposare, di avere il servizio di trasferimento gratuito casa-ufficio, il bagno privato  e infine, immancabile, l'asilo nido aziendale.

Grazie alla ricerca ora tutti sappiamo come trattenere i talenti: non resta altro da sapere come farli lavorare.


     

del Bocardo

Il bocardo è una parola che non esiste. O meglio esiste nel sillogismo aristotelico per ricordare quella figura che permette la "reductio ad absurdum". Ma non è per dar sfoggio di cultura che l'ho scelta. Intanto, l'avevo individuata circa 30 anni fa, quando facevo l'esame di logica in Cattolica e mi piaceva disegnarla così: una bocca sorridente (ironica se volete) al posto del fiore e il fusto pieno di spine, nel tentativo di "pungere" attraverso l'umorismo e la satira di costume. Ho passato buona parte degli studi a disegnare vignette, per divertirmi insieme agli amici. Mi sono dedicato anche a qualche tema umoristico, senza raggiungere alcuna vetta particolare. Ho lavorato per anni nell'ufficio del personale di una multinazionale, dove gli spunti umoristici erano copiosi anche se del tutto involontari. Ho disegnato decine di biglietti di auguri per i colleghi che andavano in pensione. Negli anni '80 il pensionamento di un collega era vissuto con un rito in cui l'azienda svolgeva il ruolo di "Didone abbandonata": "perché ci lasci ? 35 anni sono volati così presto ? Ti preghiamo, resta con noi, fai almeno attività da consulente per noi,  vieni a trovarci qualche volta: per te un buono mensa ci sarà sempre !" Poi a fine del tradizionale pranzo, la consegna del regalo e del biglietto da me disegnato con le firme di tutti i colleghi. Ho conservato le copie di qualcuno di questi biglietti e li posterò quanto prima. Devo dire che, con il passare del tempo e le ristrutturazioni che si sono susseguite ho smesso: avrei dovuto dotarmi di una rotativa per star dietro ai numerosi  prepensionamenti.
Torno al Bocardo: un secondo aspetto di soddisfazione è che il dominio non è stato ancora utilizzato. E' un piacere digitare "IlBocardo" e scoprire che sono il primo a inserire il dominio.
Mi sono dotato anche di un motto. Non sono particolarmente versato in latino (anzi, all'esame di terza media ero risultato "non idoneo in Latino" cosa che non ha particolarmente sconvolto la mia vita e l'opinione che ho di me stesso). La frase inserita nella figura (che ho trovato sul vocabolario) è di Cicerone e significa: "(coloro che sono) particolarmente abili a individuare le contraddizioni. 
E' questo lo spirito con il quale, grazie anche all'incoraggiamento di alcuni amici, inizio oggi il blog. Spero di divertire senza offendere, ma anche di far riflettere senza deprimere.